Tod’s: Della Valle, non vogliamo vendere (anche perché le valutazioni sono basse)
La nomina del nuovo AD Macchi di Cellere, la chiusura di negozi non performanti e il rinnovo del format per gli altri rappresentano gli elementi chiave del rilancio del gruppo Tod’s. È quanto emerge da un’intervista concessa da Diego Della Valle al Financial Times.
Se da un lato il retail online è valutato “un’opportunità straordinaria”, dall’altro il “great craftsman”, il grande artigiano, è scettico sulla continua necessità di cambiamento che caratterizza le nuove generazioni di consumatori del lusso. ”I Millennials sono una cosa meravigliosa, ma non per tutti, e certamente non per sempre”.
“I giovani amano il cambiamento” anche se questa volontà di novità “non è basata su concetti come la bellezza o il lavoro ben fatto”. Un’età ideale è quella dei 35 anni: “nelle cene in Asia con persone estremamente importanti e ricche, è difficile trovare qualcuno con più di 40 anni”.
In relazione alle indiscrezioni su possibili cessioni, Della Valle ha ribadito la volontà di continuare precisando però che “la valutazione del titolo è bassa, e questa rappresenta un’altra motivazione”. E quindi, il discorso potrebbe tornare d’attualità in caso di prezzi più interessanti.
Non è di questo avviso Equita, che nella nota odierna evidenzia che “l`elemento speculativo continua a fare da supporto al titolo, che a 23,3x il P/E 19 agg. ci sembra correttamente valutato”. Il titolo Tod’s, al momento in rialzo dell’1,11% a 59,4 euro, da Equita è valutato “hold” con prezzo obiettivo fissato a 59,2 euro.
“Restiamo dell`idea che la visibilità sul rilancio sia ancora limitata nel breve, anche in attesa di conoscere i piani del nuovo CEO e considerati alcune incertezze sul posizionamento strategico dei marchi”, riporta lo studio.