Notizie Notizie Mondo Analisi, I fattori alla base della performance del settore Tech. Sempre più difensivo

Analisi, I fattori alla base della performance del settore Tech. Sempre più difensivo

5 Aprile 2018 10:27

 

 

 

Dalla correzione di mercato ai primi di febbraio, e fino a metà marzo, tutti i settori hanno registrato performance negative tranne l’information technology. La solidità dei rendimenti e l’ampiezza del settore hanno influito su altri settori e indici.

Francesco Lomartire, responsabile di SPDR ETF per l’Italia, ha cercato di individuare quali sono stati i driver di performance e quali le risposte degli investitori analizzando le performance dei diversi settori dal picco di volatilità registrato dall’indice VIX a inizio febbraio e negli ultimi dodici mesi.

“Dati i rendimenti robusti e l’ampiezza del settore IT, si evince che la maggior parte degli altri settori hanno sottoperformato in entrambi i periodi – conferma Lomartire – Di conseguenza, alcuni indici hanno perso terreno: per esempio l’Europa, che ha sottoperformato rispetto agli Stati Uniti negli ultimi mesi, in quanto il settore IT rappresenta solo il 5% dell’indice MSCI Europe contro il 26% dell’S&P 500”.
 
Tech difensivo

 

Ma che cosa ha provocato l’esuberanza del settore Tech? Come spiega Lomartire, la maturazione dei modelli di business ha alimentato una forte crescita dei ricavi e della marginalità. “Il forte momentum degli utili e il consensus sulle previsioni di crescita degli EPS (earning per share) al 19% per il 2018 ha generato la convinzione che il Tech stia diventando un settore difensivo, perché caratterizzato da una minore volatilità”, spiega Lomartire.
 
I rischi del settore

 

Il settore ovviamente non è esente da rischi. Ma quali? In primo luogo va detto che il Tech scambia con un considerevole premio di rating rispetto all’indice MSCI World, il che è corretto rispetto alle stime attuali e lascia poco spazio per delusioni. I fattori che tuttavia potrebbero portare a un rallentamento della performance non sono né pochi né insignificanti.

Come elenca Lomartire, al primo posto si collocano i fattori regolamentari, che potrebbero impattare su ricavi e operatività. Per esempio, il recente data breach relativo ai social network potrebbe influenzare molto negativamente questo scenario di mercato.

Un altro fattore negativo è la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che potrebbe prendere di mira proprio le apparecchiature tecnologiche.
Infine, influiscono sul settore i timori che l’amministrazione Trump possa pesare sulle attività delle società Tech. “Si pensi a riguardo al recente blocco dell’acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom per motivi di sicurezza nazionale”, commenta Lomartire.
 
Le mosse degli investitori

 

In ogni caso gli investitori istituzionali hanno ridotto pesantemente il sovrappeso sul Tech nelle ultime settimane.Abbiamo notato flussi negli ETF legati al settore sia in Europa che negli Stati Uniti, anche se con un ritmo nettamente più basso rispetto al settore finanziario, che è stato il nostro settore preferito nel mese di marzo”, conclude Lomartire.