Lira turca balza dopo vittoria Erdogan, ma analisti restano cauti
Scatto della lira turca che guadagna il 3 per cento contro il dollaro Usa con cross usd/try che in area 4,54 all’indomani dell’affermazione di Erdogan alle elezioni presidenziali. La divisa turca negli ultimi due mesi era arrivata a perde oltre il 20% con crescenti timori legati a ancertezza politica e rischio crisi fiscale.
Il rimbalzo della lira potrebbe avere però vita breve e secondo gli analisti JCI Capital potrebbe essere utilizzato per alleggerire poiché se da un lato sicuramente è un mercato sottovalutato, dall’altro “perché diventasse una vera occasione d’acquisto c’era bisogno di una svolta politica che non è arrivata”.
Erdogan ha ottenuto la maggioranza assoluta con il 52,6 per cento delle preferenze, mentre lo sfidante più vicino, Muharrem Ince del Partito popolare repubblicano laico, o CHP, si è fermato al 30,7 per cento. Decisivo è stato l’apporto dei nazionalisti dell’Mhp, veri vincitori di questo voto e senza i quali Erdogan non avrebbe centrato l’ennesima vittoria che allunga il “regno del Sultano”, al potere da ormai 16 anni. “La scommessa del Sultano, di anticipare le elezioni per portare a casa il risultato prima che un più evidente avvitamento economico-finanziario ne compromettesse la possibilità, ha pagato”, rimarca JCI Captal.
Se da un lato l’esito delle elezioni fa aumentare la stabilità politica del paese, dall’altro gli analisti temono che l’operato di Erdogan, che avrà poteri decisamente più ampi in virtù della riforma costituzionale che ha ampliato i poteri del presidente, vada a erodere ulteriormente la fiducia sul paese. In particolare Goldman Sachs evidenzia come le parole di Erdogan in campagna elettorale alimentano timori circa il possibile intaccamento dell’indipendenza della banca centrale e quindi sull’outlook economico del paese.