FCA: analisti positivi su quarto trimestre 2018 grazie a sostegno di Brasile e Usa
Domani alla prova dei conti anche FCA. Il gruppo italo-americano dell’automotive annuncerà i risultati del quarto trimestre 2018. Secondo le ultime stime degli analisti raccolte da Bloomberg, gli ultimi tre mesi dello scorso anno si dovrebbero chiudere 29,21 miliardi di euro, Ebit di 1,92 miliardi e utile netto di 1,12 miliardi. Il quarto trimestre del 2017 si era chiuso con ricavi pari a 28,88 miliardi di euro, Ebit adjusted di 1,89 miliardi e utile netto di 804 milioni.
In una recente intervista il ceo Michael Manley si è detto soddisfatto dei risultati del 2018 di FCA senza fornire ulteriori dettagli, ma gli operatori si aspettano che la guidance 2018, rivista al ribasso dopo il secondo trimestre dello scorso anno, venga rispettata (Ebit adjusted di 7,5-8 miliardi di euro, 5 miliardi di utile netto e 1,2-2 miliardi di cassa netta).
Il ceo non ha dato nessuna indicazione sul 2019, limitandosi a dire che per il mercato americano, motore dei profitti del gruppo, è più ottimista di alcuni concorrenti, che in Europa il mercato resterà debole nel primo semestre, comunque è marginale a livello di Ebit, e che il rincaro delle materie prime peserà per 300-350 milioni di dollari.
Per analisti i target 2018 saranno rispettati
Fidentiis, che ha raccomandazione buy con un range di valutazione tra 26 e 28 euro, è positiva non solo per i messaggi positivi arrivati da Manley, in particolare la soddisfazione per i conti 2018 che “significa che i target verranno raggiunti, ma anche perché nei prossimi mesi FCA dovrebbe pagare 2 miliardi di euro di dividendi straordinari (1,29 euro per azione) e 1 miliardo di dividendo ordinario (0,64 euro per azione), corrispondente a un rendimento da dividendo complessivo del 13%”.
Gli analisti di Fidentiis si aspettano “dei buoni risultati supportati da un +5% di vendite negli Stati Uniti, da un +9% in Brasile, insieme alla forte performance delle Jeep negli Stati Uniti (+10%), in Brasile (+19%) e in Europa (+26%) e un effetto cambio positivo in dollari (+3%). Il tutto – sottolinea Fidentiis – parzialmente compensato dalla debolezza dei volumi di vendita nell’area EMEA (-7%), dai risultati negativi nell’area APAC, dalla debole performance Maserati (-37% dei volumi) e la svalutazione del real brasiliano (-12%)”.