Fca vede un 2019 tortuoso, giovedì nero in Borsa
I conti 2018 oltre le attese non bastano a FCA che crolla oggi in Borsa. Il titolo è arrivato a cedere fino al 12% dopo la diffusione dei conti 2018 e della guidance 2019. Proprio i target per il 2019 hanno portato alla reazione negativa del mercato con gli analisti che vedono il rallentamento del mercato del Nord America (area Nafta) frenare i conti di quest’anno. Il Nord America è il mercato più importante per Fiat Chrysler in termini di profitti.
Guidance 2019 non convince
Il gruppo Fca vede l’utile operativo adjusted 2019 a 6,7 miliardi di euro, ben al di sotto delle stime di consensus che erano circa il 25% più in alto. Le stime diffuse dal gruppo italo-americano escludono l’apporto di Magneti Marelli la cui vendita sarà finalizzata nel secondo trimestre 2019. L’eps diluito adjusted per il 2019 è indicato sopra 2,70 euro per azione, riflettendo un tax rate più alto, principalmente negli Stati Uniti.
Il free cash flow industriale è atteso sopra quota 1,5 miliardi di euro, più basso rispetto al 2018 per maggiori investimenti ed esborsi per penali e altri costi in relazione alla definizione delle pendenze in materia di
emissioni sul diesel negli Usa (nel 2018 4,4 miliardi di euro).
Il ceo Mike Manley nella conference call con gli analisti si è mostrato fiducioso rimarcando i numeri record con cui è stato chiuso il 2018. Per l’anno in corso il numero uno del Lingotto punta sul traino che arriverà dal prossimo lancio di nuovi modelli. Il 2019 vedrà poi il ritorno del dividendo. “Sono abbastanza fiducioso che ci sarà la distribuzione del dividendo e del dividendo straordinario (per la cessione di Magneti Marelli, ndr)”, ha detto Manley sottolineando come manchi solo il passaggio formale dell’ok dell’assemblea dei soci.
I conti 2018
Il gruppo FCA ha archiviato il 2018 con utile netto adjusted in crescita del 34% oltre i 5 miliardi di euro (5,047 mld) beneficiando della migliore performance operativa. L’ebit adjusted si è attestato a 7,284 miliardi (+3% rispetto al 2017). Considerando il quarto triemstre 2018 l’ebit adjusted risulta di 2,02 miliardi, superiore agli 1,92 mld delle stime di consensus.
Il 2018 si è chiuso con consegne globali complessive pari a 4.842.000 veicoli, in aumento di 102.000 unità. I ricavi netti ammontano a 115,4 miliardi di euro, in aumento del 4% (+9% a parità di cambi di conversione).
Gli oneri finanziari netti ammontano a 1,1 miliardi di euro, in calo di 0,3 miliardi di euro per effetto della riduzione dell’indebitamento lordo.
“Risultati record nonostante le turbolenze normative e di mercato oltre alle sfide connesse al lancio dei nuovi prodotti in NAFTA”, recita la nota di accompagnamento ai conti 2018. Risultato record, a livello di ebit, per NAFTA a 6,2 miliardi di euro (+19%) con margine all’8,6%. In America latina ebit adj a 0,4 miliardi di euro (+138%); margine al 4,4%, in aumento di 250 pb. Nell’area EMEA ebit adj a 0,4 miliardi di euro, in calo del 45% con un secondo semestre debole. Infine risultati in diminuzione per APAC, principalmente per la debole performance in Cina, dove anche Maserati ha subito un impatto significativo.