News Notizie Notizie Italia Ministero esteri Francia richiama ambasciatore in Italia: ‘dichiarazioni oltraggiose’

Ministero esteri Francia richiama ambasciatore in Italia: ‘dichiarazioni oltraggiose’

7 Febbraio 2019 16:01

Il ministero degli Esteri francese ha annunciato la decisione di richiamare l’ambasciatore in Italia “per consultazioni”, a seguito di “dichiarazioni oltraggiose” e di “attacchi senza fondamento”.

In un comunicato del portavoce del Quai d’Orsay, si legge che “le ultime ingerenze costituiscono una provocazione ulteriore e inaccettabile” .

Nella dichiarazione si legge che da “diversi mesi” la Francia è diventata oggetto di “accuse ripetute, attacchi senza fondamenti, dichiarazioni oltraggiose”.

Non viene nascosta la gravità della situazione, descritta “senza precedenti, dalla fine della guerra. Avere disaccordi è una cosa, strumentalizzare una relazione a fini elettorali

“Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione ulteriore e inaccettabile. Violano il rispetto della scelta democratica fatta da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto reciproco dovuto tra due governi liberamente e democraticamente eletti”.

“La campagna per le elezioni europee – prosegue la nota – non giustifica la mancanza di rispetto verso un popolo o verso la sua democrazia”.

Parigi lancia di conseguenza un appello all’Italia, affinché agisca al fine di “ritrovare il rapporto di amicizia e di rispetto reciproco all’altezza della nostra storia e del nostro destino comune”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso risale all’altro ieri quando il vicepremier Luigi Di Maio ha incontrato alcuni esponenti del movimento dei #giletgialli. Immediata la reazione del ministero degli Esteri francese, che ha parlato di “provocazione inaccettabile”.

Stamattina, poi, un duro ennesimo attacco italiano è stato sferrato contro i doganieri francesi, accusati in particolare dal Viminale di rallentare i treni italiani, a Modane, con le loro operazioni di controllo.

Il Viminale ha puntato il dito contro la polizia doganale, affermando che i ritardi dei treni provocano un danno a viaggiatori e imprese.