Nissan offre doppio posto nella nuova governance a Renault. Trovato l’accordo si riapre dialogo con Fca
Proseguono le indiscrezioni in vista dell’assemblea di Nissan del 25 giugno. Secondo il quotidiano Nikkei, la casa automobilistica giapponese starebbe cercando di raggiungere un accordo sulla nuova governance con il partner francese Renault.
Nissan sarebbe valutando la creazione di un nuovo gruppo di controllo (un comitato strategico secondo le indiscrezioni) che andrebbe ad aggiungersi ai tre che i giapponesi vorrebbero da tempo formare per suddividere le aree di intervento fino a pochi mesi fa sotto il controllo di Carlos Ghosn, l’ex ceo arrestato alla fine del 2018. Si tratta dei comitati di nomina, compensi e audit che potrebbero prendere parte a un piano di riforma con l’obiettivo di riconciliare i rapporti tra Nissan e Renault. Una condizione necessaria per un’eventuale ripresa dei colloqui di fusione tra Fca e la casa automobilistica francese.
La nuova proposta di Nissan, riportata da alcuni quotidiani giapponesi, garantirebbe a Renault due posizioni nella governance, con il posto del ceo del gruppo francese, Thierry Bollore, nel comitato audit in aggiunta a quello del presidente, Jean-Dominique Senard, nel comitato di nomina. Lo stesso ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, ha dichiarato in un’intervista di augurarsi che Renault voti a favore della riforma della governance di Nissan, in modo da rafforzare l’alleanza tra le due società.
I rapporti fra Francia e Giappone si sono raffreddati dopo che Fca ha ritirato, lo scorso 6 giugno, la proposta di fusione paritetica con Renault per colpa di Nissan che aveva preannunciato un’astensione al momento di votare l’operazione. E la stessa Renault si è fatta sentire la settimana scorsa, avvertendo che si asterrà dal voto il 25 se non verrà chiarita prima la questione sulla governance. A peggiorare ulteriormente la situazione sono stati i proxy advisor Glass Lewis e Institutional Shareholder Services che, alcuni giorni fa, hanno indicato agli azionisti di non confermare l’attuale ad di Nissan, Hiroto Saikawa, ex braccio destro di Ghosn.
Accordo governance Nissan-Renault chiave per colloqui con Fca
“Ogni notizia positiva sul rapporto Renault-Nissan è una buona notizia per il destino della possibile operazione di fusione Renault-Fca” dice Banca Akros, ricordando che “il governo francese non è disposto a mettere a repentaglio l’alleanza Renault-Nissan; questo significa che i francesi devono trovare prima una soluzione con Nissan (in pratica un accordo sulla nuova governance) e solo allora Renault sarà in grado di trovare un accordo con Fca”.
Gli analisti di Akros confermano l’accumulate su Fca con target price a 15,80 euro che “incorpora la possibilità che la fusione tra Fca e Renault si concretizzi al 33%, con un contributo positivo al prezzo obiettivo di 1,1 euro” sottolineano gli esperti.