Usa rinviano alcuni dazi, sprint di Wall Street e Wti. A Milano risorgono le banche
L’amministrazione Trump ha posticipato al 15 dicembre prossimo l’entrata in vigore di alcuni dei dazi del 10% annunciati a inizio mese dal presidente Usa. Washington ammorbidisce così la sua posizione. In una nota si specifica che i nuovi dazi al 10% su 300 mld di dollari di prodotti cinesi entreranno in vigore dal 1 settembre, ma per motivi “sanitari e di sicurezza nazionale” alcuni saranno esclusi con avvio della tariffa del 10% solo a partire dal 15 dicembre. Il rinvio riguarda smartphone, laptop computer, console per videogiochi, determinati giocattoli, monitor per computer e determinati articoli di calzature e abbigliamento.
Circa 250 miliardi di dolalri di beni cinesi sono già stati colpiti da dazi del 25%. Il vice premier cinese Liu ha parlato martedì al telefono con Robert Lighthizer (ufficio del rappresentante Usa per il Commercio) e il segretario al tesoro Steven Mnuchin, secondo una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero del Commercio. Un’altra teleconferenza è prevista di nuovo tra due settimane.
Borse volano, oro ritraccia
Repentina la reazione dei mercati con Wall Street balzata in avanti: fino a +2% il Dow Jones e lo S&P 500. Rally anche delle Borse europee (+0,47% il Dax, +1,47% il Ftse Mib) che prima dell’annuncio viaggiavano in netto calo, soprattutto Francoforte. Sul valutario rally del dollaro, mentre tra le commodity il petrolio è arrivato a segnare un +4% con Wti tornato in area 57 dollari al barile. Di contro dietrofront sotto 1.515 dollari per l’oro che in precedenza aveva aggiornato i massimi dal 2013 complici le tensioni geolpolitiche sul fronte proteste Hing Kong e crisi Argentina.
Banche del Ftse Mib avanti tutta
A Piazza Affari il Ftse Mib sale di oltre l’1,5% con le banche protagoniste di un convinto recupero anche in scia al calo dello spread in area 223 pb.
L’indice Ftse Italia Alla Bank che in mattinata aveva toccato i minimi dal luglio 2016 – segnando un passivo di oltre il 24% dai picchi annui che risalgono al 17 aprile scorso – sta tentanto la risalita. Oltre +4% per Banco BPM e UBI Banca, tra i peggiori performer delle ultime giornate e anche tra i titoli peggiori da inizio 2019. Volano anche le big: +3,17% UNicredit e +2,63% Intesa Sanpaolo. Fuori dal Ftse Mib si segnala Mps (+7,39%) che oggi ha annunciato un nuovo passo in avanti nel derisking con la cessione di crediti deteriorati per 340 milioni di euro.