Coronavirus: aumento casi COVID-19 in Italia ‘molto preoccupante’. A Piazza Affari Ftse Mib -6%
L’incremento dei casi di coronavirus in Italia, Iran, Corea del Sud è “molto preoccupante”. Così il numero uno dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in occasione del briefing quotidiano del World Health Organization.
Oggi il responsabile delle protezione civile Angelo Borrelli ha reso noto n che in tutto sono 219 le persone contagiate da Coronavirus in Italia, cinque le vittime (salite poco fa a sei), una persona guarita.
“Dei 213 contagiati 99 sono negli ospedali, 23 in terapia intensiva, 91 sono in isolamento domiciliare non avendo particolare esigenza di cure” da richiederne il ricovero.
Rilevante oggi è il panico sui mercati azionari, con il Dow Jones che ha ceduto nelle prime battute della sessione fino a -830 punti, o -2,9%, a 28.162 punti, il Nasdaq che ha fatto -314 punti o -3,3% a 9.263, e lo S&P -90 punti (-2,7%), a 3.244 punti. A Piazza Affari il Ftse Mib cede quasi -6% a 23.297 punti circa, dopo la notizia di nuovi casi di coronavirus in Italia.
Alert intanto da Donatella Prampolini, coordinatrice nazionale di Confali, oordinamento della filiera agroalimentare di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Prampolini quantifica in più di 5 miliardi di euro la potenziale perdita del Pil italiano:
“Osserviamo con grande apprensione quanto sta accadendo in queste settimane nel Paese. Siamo preoccupati soprattutto per le eventuali conseguenze che questa emergenza potrebbe comportare per la nostra economia – complessivamente una perdita di Pil di oltre 5 miliardi secondo le stime più recenti del nostro Ufficio Studi – e restiamo a disposizione dei tavoli istituzionali per dare il nostro attivo apporto di informazioni sullo svolgimento delle attività”.
“Come sta già avvenendo in molti casi – ha aggiunto Prampolini – confidiamo che venga garantita la gestione del normale svolgimento delle attività di distribuzione dei prodotti agro-industriali evitando che provvedimenti di carattere regionale possano creare serie problematiche all’operatività delle aziende. Ci auguriamo che l’attività possa continuare senza limitazioni o danni alle imprese del dettaglio, dell’ingrosso, della produzione e dell’ambulantato che insieme sono fornitrici di servizi necessari per le comunità locali e le città di riferimento”.