Notizie Notizie Italia Banche italiane sotto il fuoco delle vendite: Moody’s mette in fila le criticità ai tempi del coronavirus  

Banche italiane sotto il fuoco delle vendite: Moody’s mette in fila le criticità ai tempi del coronavirus  

12 Marzo 2020 12:37

 

Il comparto bancario resta più che mai un sorvegliato speciale in queste ore, aspettando le mosse della Banca centrale europea (Bce) al termine del meeting del consiglio direttivo odierno. Alle 13.45 attese le prime possibili indicazioni nel comunicato ufficiale della Bce e poi a seguire, a partire dalle 14.30, le spiegazioni di Christine Lagarde.

E se ieri proprio le attese per le misure che Lagarde & Co potrebbero mettere in campo, ad hoc per sostenere il sistema bancario, avevano messo le ali all’intero settore in Italia, oggi in uno scenario di forti vendite per l’intero listino, anche i bancari soccombono con ribassi di circa il 5% per Intesa Sanpaolo, di oltre il 6% per Bper e Unicredit. Giù anche Banco Bpm che dopo lo scatto di ieri adesso lascia sul terreno quasi il 4 per cento. In questo quadro quanto mai incerto è arrivato il report che Moody’s che delinea le criticità e rischi del settore italiano alla luce della rapida diffusione del Covid-19 in Italia.

Una contrazione economica e un rallentamento sostanziale dell’attività commerciale potrebbero probabilmente comportare un deterioramento della qualità degli attivi delle banche italiane“, spiegano da Moody’s, ricordando che lo scorso 6 marzo ha rivisto le previsioni di crescita per il Pil italiano a un tasso negativo dello 0,5% da +0,5%, rendendo l’Italia l’unica grande economia per la quale si prevede una contrazione nel nostro scenario di base.  “La recente ondata di casi ha reso l’Italia il secondo Paese più colpito dal virus nel mondo dopo la Cina. Anche l’epidemia di coronavirus, inizialmente circoscritta nel Nord Italia, si è estesa geograficamente anche a tutte le regioni italiane. Ci aspettiamo quindi che tutte le banche italiane siano colpite da questa crisi sistemica”.

Moody’s entra più nel dettaglio e tocca una delle questioni che sono emerse in questi giorni: ovvero il deterioramento delle condizioni economiche potrebbe comportare un aumento dei crediti deteriorati (Npl). Tanto che, secondo l’agenzia Usa, “le cessioni programmate di crediti deteriorati per il 2020 saranno più difficili da raggiungere, invertendo potenzialmente il recente declino dei crediti deteriorati delle banche italiane. Inoltre, l’allargamento dello spread Btp-Bund probabilmente colpirà i coefficienti patrimoniali delle banche, vista l’entità delle partecipazioni di titoli di Stato italiani detenuti dalle banche. L’effetto sul capitale è per ora relativamente limitato”.

Gli esperti dell’agenzia di rating sottolineano che “la redditività delle banche subirà pressioni a causa dell’indebolimento dell’attività creditizia, di minori operazioni che generano commissioni e costi più elevati del credito” e “le attuali difficili condizioni dei mercati finanziari probabilmente costringeranno le banche sospendere temporaneamente i loro programmi di finanziamento. Questo, combinato con le moratorie sui rimborsi dei prestiti, metterà sotto pressione i buffer di liquidità”.

Moody’s, come il mercato, resta alla finestra eattende le azioni della Banca centrale europea e del governo italiano nella speranza che “adottino misure di emergenza per sostenere la liquidità e il finanziamento delle banche, alleviando l’effetto complessivo”.