Tassi Usa negativi come in Eurozona? Futures fed funds ci scommettono: la parola a Powell
Appuntamento alle 15 oggi, quando il presidente della Fed Jerome Powell parlerà outlook sull’economia Usa dicendo probabilmente la sua sulla possibilità che negli Stati Uniti vengano adottati i tassi di interesse negativi, tema di cui si sta dibattendo parecchio da qualche giorno a questa parte. I futures sui fed funds scommettono infatti sulla probabilità che entro la primavera del prossimo anno il costo del denaro Usa scenda al -0,5%, dopo il taglio dei tassi a zero deciso dalla banca centrale Usa a marzo. Il livello sarebbe uguale a quello attuale dei tassi sui depositi dell’Eurozona decisi dalla Bce.
In una nota, tuttavia, Torsten Sløk, managing director di Deutsche Bank Securities, scrive che “i tassi di interesse negativi non sono la risposta giusta a questo shock” provocato dal coronavirus COVID-19.
A suo avviso, la risposta giusta è rappresentata dal Quantitative easing (QE) e dall’acquisto di corporate bond, “per restringere gli spread e dunque rendere la liquidità facilmente disponibile, almeno fino a quando il fatturato delle aziende rimarrà pari a zero”.
Tra l’altro, continua Sløk, “l’esperienza in Europa e in Giappone mostra quanti danni i tassi di interesse negativi possano provocare”.
Tra questi vengono citati il rischio di una corsa agli sportelli (bank run) e del diffondersi del fenomeno dei “soldi sotto il materasso”. I tassi al di sotto dello zero, insomma, non “sostengono alcuna ripresa economica e peggiorano soltanto la situazione”.
In attesa del discorso di Powell la presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland Loretta Mester ha dichiarato che i membri della Federal Reserve, prima che si presentasse la crisi del coronavirus, si erano trovati d’accordo nello stabilire che i tassi di interesse non funzionerebbero bene negli Stati Uniti e che “personalmente, ritengo ancora che non sarebbero uno strumento efficace”.