Atlantia: nella vendita di una quota di Aspi spuntano Allianz e Silk Road
Tiene banco ancora nella cronaca finanziaria italiana la questione Atlantia e la ricerca dell’accordo con il governo sul dossier Aspi. Recentemente ci sarebbe stato un meeting fra il presidente Conte ed i ministri del Tesoro Gualtieri e delle Infrastrutture De Micheli sul dossier ASPI, con l’obiettivo di arrivare ad una soluzione. Secondo Il Sole 24 Ore, il governo starebbe continuando a lavorare sulla proposta da sottoporre ad Atlantia e oggi dovrebbe esserci un nuovo vertice di maggioranza.
Dossier Aspi: manca l’accordo con il M5S
Secondo il Messaggero mancherebbe nel governo l’accordo con il M5S e la proposta ad Atlantia potrebbe arrivare nei prossimi giorni o la prossima settimana. Il Sole sottolinea che le condizioni per raggiungere un’offerta dal lato Atlantia sarebbero: certezza normativa e tariffaria; ingresso di nuovi soci in ASPI a valori di mercato; rispetto dei diritti di prelazione di Allianz e Rilk Road, che controllano il 12% di ASPI. Allianz e Silk Road potrebbero avere un ruolo nell’eventuale vendita di una quota di ASPI.
Proprio Allianz e Silk Road che controllano il 12% di ASPI ed erano entrati nella società ad una valutazione di 14 miliardi potrebbero arrotondare la propria quota mediando il prezzo di carico e quindi avere un ruolo importante sul controllo di ASPI. Il ruolo di Allianz e Silk Road dovrebbe quindi essere significativo per garantire la governance in ASPI nel caso di riduzione della quota di Atlantia in minoranza nella società. Atlantia ha sempre sostenuto di non voler scendere sotto il 51%.
Per Atlantia l’accordo è importante in questa fase di incertezza per l’effetto Covid-19 sul traffico, l’elevato leverage, il rating junk e le incertezze introdotte dal Milleproroghe (indennizzo in caso di revoca della concessione e passaggio al sistema tariffario RAB based introdotto da ART).