Per Atlantia va in scena il rimbalzo: oggi è il giorno del CdM su possibile revoca. Parla anche Mion
Atlantia osservata speciale a Piazza Affari. Dopo l’avvio d’ottava da dimenticare, con il titolo che è precipitato di oltre il 15%, oggi va in scena il rimbalzo in attesa del Consiglio dei ministri (Cdm) odierno. Quando è trascorsa circa un’ora dall’avvio degli scambi Atlantia avanza del dell’1% a 11,5 euro e guadagna la vetta del Ftse Mib. Sempre oggi è previsto un consiglio di amministrazione straordinario di Atlantia.
Dossier revoca concessioni, con Conte vuole i Benetton fuori
Sono ore di attesa in vista del Cdm sul dossier Aspi che, secondo quanto si legge su “Il Sole 24 Ore”, è stato posticipato dalle 11 a stasera alle ore 22. Il mercato teme sempre più il rischio revoca concessione autostradale. Le ultime parole del premier Giuseppe Conte danno un chiaro indizio circa la volontà del governo di estromettere i Benetton dalla gestione di Aspi.
E dopo Conte, Equita sottolinea che anche il segretario del PD, Zingaretti ha rimarcato che la lettera di Aspi è deludente e chiede un riassetto della società che veda il governo al centro. La posizione di Italia Viva sarebbe invece contraria alla revoca. Secondo quanto riporta la stampa nazionale, l’esecutivo guidato da Conte potrebbe non decidere oggi sulla revoca. Sempre oggi è prevista la riunione del board di Atlantia che avrebbe pronto il ricorso al Tar del Lazio in caso di revoca con l`obiettivo di trasferire l`intero dossier alla Corte Costituzionale ed alla Corte di Giustizia Europea.
Le molteplici ricostruzioni stampa
Stando a quanto riporta il quotidiano finanziario, fra le ipotesi allo studio della maggioranza ci sarebbe l’ingresso dello Stato con Cdp in Aspi attraverso un aumento di capitale. Per “La Repubblica, il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, starebbe valutando un aumento di capitale al quale Atlantia non parteciperà ed i fondi pubblici guidati da Cdp rilevino una quota fra il 50- 60% di Aspi, diluendo Atlantia al 12%. Una seconda ipotesi riportata dalla stampa sarebbe l’entrata di Cdp in Atlantia direttamente. “Quest’ultima soluzione sarebbe sicuramente la più apprezzata dal mercato perché preserverebbe l’integrità di Atlantia – spiegano gli analisti di Equita -. La diluizione di Atlantia al 12% di Aspi ne ridurrebbe significativamente il valore, mentre la procedura di revoca anche attraverso il commissariamento sarebbe la soluzione più negativa per la società”. Banca Akros rimarca che “il rischio della revoca della concessione Aspi diventa sempre più alto” e “la revoca porterà a una lunga battaglia legale e a prolungato periodo di incertezza”. Non è chiaro, aggiungono gli esperti come l’azienda sarà compensata e quale somma il governo italiano pagherà Aspi. L’incertezza rimane molto elevata”.
Edizione: Mion, comprensibile posizione Conte ma nostro dovere difendere Aspi e Atlantia
“Quello che è accaduto, il crollo del ponte di Genova, le vittime e le sofferenze provocate, quello che è emerso dopo la tragedia, rende comprensibile la posizione del Presidente del Consiglio”. Lo ha dichiarato in una nota Gianni Mion, presidente di Edizione, la società che controlla Atlantia, aggiungendo “è nostro dovere difendere le due aziende, Aspi e Atlantia, e i loro dipendenti, finanziatori e azionisti”. Mi auguro, conclude Mion, che si possa trovare una soluzione equa nell’interesse di tutti: cittadini, lavoratori, risparmiatori e investitori.