Vaccino antinfluenzale: per 2 persone su 3 nessuna disponibilità in farmacia
La maggior parte delle regioni non dispone di scorte adeguate di vaccino antifluenzale a soddisfare la domanda e alcune non potranno garantire il 75% della copertura alle categorie della popolazione più a rischio. E’ ciò che emerge dall’analisi della Fondazione Gimbe, in vista della prossima stagione influenzale in concomitanza con il Covid. Secondo la ricerca, 7 regioni e 2 province autonome possono raggiungere coperture inferiori al 75% della popolazione più a rischio. Tra queste la Lombardia e il Piemonte. 12 regioni si sono aggiudicate un quantitativo adeguato di dosi per raggiungere la copertura del 75% della popolazione più a rischio, ma la disponibilità di dosi residue per il resto della popolazione è molto variabile.
A fronte delle preoccupazioni sull’indisponibilità di vaccino antinfluenzale nelle farmacie, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha rassicurato che oltre 17 milioni di dosi acquistate dalle regioni rispondono ampiamente al fabbisogno, visto che nella stagione precedente ne sono state distribuite 12,5 milioni con una copertura del 54,6% negli over 65. Al momento le regioni hanno ceduto alle farmacie l’1,5% delle dosi acquistate (circa 250.000), prevedendo di ampliare tale dotazione se nel corso della campagna dovessero rendersi disponibili altre dosi. Federfarma ha annunciato che nelle farmacie arriveranno dall’estero oltre 1 milione di dosi.
“Se questo aumento delle scorte – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – permetterà di estendere le coperture vaccinali nelle categorie a rischio, è molto difficile stimare l’incremento di domanda della popolazione generale, maggiormente sensibilizzata alla vaccinazione anche dei datori di lavoro, preoccupati che lo sviluppo di sintomi influenzali da parte dei loro dipendenti possa paralizzare le attività produttive”.