Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: brillano Tim e Cucinelli
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Una settimana all’insegna della debolezza per le principali Borse globali che hanno mantenuto un atteggiamento cauto in vista della pubblicazione del dato sull’inflazione Usa di mercoledì scorso e dell’ultimo appuntamento del 2024 con la Banca centrale europea (Bce). Tra le Borse europee Piazza Affari è riuscita a strappare un segno positivo, chiudendo l’ottava a +0,4%.
I mercati si sono concentrati sull’inflazione americana che ha confermato le attese. L’inflazione ha accelerato al 2,7% nel mese di novembre e l’indice Cpi core è rimasto stabile al 3,3%. I dati, in linea con le attese, non mutano lo scenario in vista della riunione di politica monetaria della prossima settimana. Secondo le attese degli analisti, il Fomc (Federal Open Market Committee) dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base mercoledì.
“Prevediamo per il 2025 una crescita ancora stabile e un graduale allentamento dell’inflazione e i membri del Fomc hanno suggerito che l’attuale politica si trova ora in una fase in cui ulteriori riduzioni potrebbero avvenire più lentamente – commenta Paolo Zanghieri, senior economist di Generali Investments -. Pertanto, ci aspettiamo per il 2025 un ulteriore taglio di 75 punti base, che porterebbe il tasso di politica monetaria nella fascia del 3,5%-3,75%. I rischi sono orientati verso un ulteriore minore accomodamento, poiché l’inflazione potrebbe sorprendere al rialzo”.
Intanto ieri i riflettori erano puntati su un’altra banca centrale: la Bce. Nell’ultima riunione del 2024, sono stati nuovamente tagliati i tassi di interesse di 25 punti base. Tra e “novità”, la Bce ha modificato il passaggio sulla politica restrittiva per riportare l’inflazione al 2%, rimuovendo l’impegno a mantenere i tassi sufficientemente restrittivi finché necessario al conseguimento dell’obiettivo, lasciando dunque intendere che seguiranno nuove riduzioni nel 2025.
Ma vediamo quali sono stati i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib di questa settimana (dati del 13 dicembre alle ore 17:15).
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | TELECOM ITALIA | 8,4% | 0,26 |
2 | BRUNELLO CUCINELLI | 7,0% | 103,7 |
3 | BPER BANCA | 5,0% | 6,18 |
4 | BANCO BPM | 4,6% | 7,85 |
5 | BANCA MPS | 4,5% | 6,66 |
Il podio dei migliori titoli del Ftse Mib della settimana vede Telecom Italia, Brunello Cucinelli e Bper Banca. Sotto i riflettori in settimana Tim che ha incassato la promozione di Barclays. Intanto ieri è arrivata la comunicazione inviata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e da Retelit con la quale i potenziali acquirenti di TI Sparkle informano Tim che completeranno le attività necessarie a presentare un’offerta entro il 18 dicembre, due giorni dopo la scadenza prevista dagli accordi. Tim rimane in attesa dell’offerta per avviare il relativo processo di valutazione e decidere se accettare la proposta.
A dettare il ritmo rialzista del gruppo del lusso umbro la revisione al rialzo della guidance per il 2024. Nel dettaglio, Brunello Cucinelli spiega che “le vendite estremamente positive degli ultimi mesi e della prima parte di dicembre, ci permettono di rivedere al rialzo le stime precedenti, immaginando per il 2024 un aumento molto bello dei ricavi tra il +11% e il +12%, con una crescita attesa del quarto trimestre in linea con l’ottimo risultato del terzo trimestre 2024”.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | PRYSMIAN | -4,4% | 61,66 |
2 | TERNA | -2,9% | 7,71 |
3 | SNAM | -2,9% | 4,32 |
4 | LEONARDO | -2,5% | 25,74 |
5 | ITALGAS | -2,4% | 5,42 |
Tra i peggiori del listino milanese della settimana c’è Prysmian, in compagnia di alcuni titoli del comparto delle utility come Terna e Snam.