Credem: utile netto consolidato in crescita a 160,9 milioni, sale il margine di intermediazione
Credem ha annunciato di aver concluso il primo trimestre con un utile netto consolidato a 160,9 milioni di euro, in crescita del +19,4% su base annua, dopo aver spesato oltre 32 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà.
I prestiti alla clientela sono saliti del 2,2% su base annua, attestandosi a 34,6 miliardi di euro.
Credem ha acquisito nel periodo più di 45 mila nuovi clienti, con la raccolta totale da clientela che ha raggiunto quota 98,2 miliardi di euro, in crescita del 6,3% su base annua.
Il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio) è stato pari al 2,0%, rispetto al 2,7% della media delle banche significative italiane e al 2,3% medio delle banche europee.
A fine marzo 2024 il Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario è stato pari al 15,9%, il Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza al 14,6% rispetto al 7,60% minimo assegnato dalla BCE, il ROTE annualizzato si è attestato al 20,1% e il ROE annualizzato al 17,5%.
Il margine di intermediazione si è attestato inoltre a quota €525,3 milioni, in crescita dell’11,3% su base annua, rispetto a €472,1 milioni dell’anno precedente (+11,3% a/a), mentre le commissioni nette sono ammontate a €184,4 milioni (+6,9% a/a) di cui €132,1 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+11,1% a/a) e €52,3 milioni di commissioni da servizi bancari (-2,4% a/a).
Il trading in titoli, cambi e derivati è stato pari a €23 milioni, in flessione del 43,2% su base annua, mentre il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita
si è attestato a €23,4 milioni (+7,8% su base annua).
Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono saliti a €3,5 milioni rispetto a €1,3 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente, mentre le rettifiche nette di valore su crediti sono scese del 38,1% su base annua a €2,6 milioni. Credem ha registrato un costo del credito annualizzato pari a 3 bp.