Apertura Borse oggi, 22 gennaio 2024: Europa in verde in scia a Wall Street. S&P 500 su nuovi massimi storici
Avvio di seduta e di settimana all’insegna degli acquisti per la maggior parte dei listini azionari europei che recuperano terreno dopo una settimana volatile e all’insegna della debolezza.
Sul sentiment degli operatori hanno pesato le indicazioni dei banchieri centrali che dal forum economico di Davos hanno cercato di smorzare l’entusiasmo e le speranze riguardo l’imminenza dei tagli dei tassi.
Da questo punto di vista, gli operatori sono in attea della riunione di giovedì della Bce che, stando alle attese, non dovrebbe apportare modifiche ai tassi di interesse.
Wall Street ha chiuso la seduta di venerdì con l’indice S&P 500 e il Nasdaq 100 che hanno aggiornato i record storici, spinti ancora una volta dalle performance registrate sui titoli legati ai semiconduttori, in attesa dei conti trimestrali proprio dei big tech.
Intanto, questa mattina è stata una seduta contrastata per le piazze asiatiche, con la debolezza per i listini cinesi, mentre il Giappone ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 34 anni.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 22 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo di un punto percentuale, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,28% in area 30.500 punti.
In verde anche il Dax tedesco (+0,8%), ma anche il Cac40 francese (+0,96%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,83%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari gli acquisti in particolar modo su STMicroelectronics, Amplifon, Interpump Group e Stellantis.
Vendite al momento solo su Eni.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,84%, mentre i Treasury decennali stabili al 4,14%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro poco mosso sotto a 1,09, mentre il dollaro/yen oscilla in area 148 yen per dollaro.
Tra le materie prime, ancora occhi puntati sul petrolio Brent torna sopra 78 dollari al barile, con l’aumento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, ma anche sull’oro.
Le tensioni continuano nel Mar Rosso, con gli Stati Uniti stanno effettuando nuovi attacchi contro gli Houthi nello Yemen; mentre oggi è atteso il Consiglio Affari Esteri dell’UE per discutere su una nuova missione navale nel Mar Rosso.
Gli appuntamenti da monitorare settimana prossima
La prossima settimana sarà ricca di diversi ed importanti dati macroeconomici, ma l’evento clou è atteso per giovedì, giorno in cui è in agenda la riunione di politica monetaria della Bce, che non dovrebbe apportare modifiche sui tassi di interesse.
Sempre sul fronte Banche centrali, in settimana (martedì) si riunirà anche la Bank of Japan.
Sul fronte macro, il dato principale sarà la lettura preliminare del Pil Usa del quarto trimestre 2023 e il deflatore PCE, la misura di inflazione preferita dalla Fed.
Da monitorare anche le letture preliminari degli indici PMI manifatturiero e servizi delle principali economie mondiali.
Infine, prosegue la tornata di conti trimestrali a Wall Street, con focus sul settore tecnologico in quanto pubblicheranno i conti Intel, Netflix, Tesla.
In settimana partirà anche la carrellata dei risultati trimestrali anche a Piazza Affari con i conti di STM attesi per giovedì prima dell’apertura.
