Chiusura Borse oggi, 31 marzo 2023: borse europee in rialzo dopo calo dell’inflazione
Seduta ancora positiva per le borse europee, con tutti i principali indici che vanno a chiudere la settimana all’insegna della positività. Positività anche a Wall Street, con l’indice S&P 500 che al momento si trova in rialzo dello 0,77% a quota 4.080 punti.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 31 marzo 2023
Indici Europa e Italia
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 chiude la giornata con un rialzo dello 0,7%, trovandosi così a quota 4.315 punti.
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude le contrattazioni a 27.113 punti, con un progresso dell0 0,34%. In quest’ottica l’indice delle Blue chip di Piazza Affari archivia la settimana con un guadagno di oltre il 3% .
Acquisti anche sul Dax di Francoforte che archivia la seduta a 15.635 punti con un rialzo dello 0,70%, ma anche sull’Ibex 35 spagnolo (+0,27%) e sul Cac 40 francese (+0,8%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari gli acquisti premiano Nexi (+2,75%), Erg (+2,19%) e Moncler (+1,79%).
Al contrario, vendite su Finecobank (-1,91%), Banco Bpm (-1,37%) e Diasorin (-1,4%).
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Nel comparto obbligazionario, il rendimento del Treasury biennale resta in aera 4,1% e il decennale si riduce leggermente al 3,52%. Lo spread Btp-Bund in leggero calo a 181 bp con il decennale italiano al 4,13%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Sul Forex, euro/dollaro poco sotto quota 1,09, mentre il prezzo del petrolio continua ad aumentare a causa delle continue interruzioni delle esportazioni irachene, con il Brent a ridosso dei 79 dollari al barile.
SEGUI: Forex e mercato delle valute
Rallenta l’inflazione in Europa
In giornata sono stati diffusi i dati sull’inflazione dell’Eurozona, in rallentamento al 6,9% annuo. Tuttavia, il dato core ha mostrato un’accelerazione al 5,7%, alimentando la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi da parte della Bce.
Negli Stati Uniti, l’indice core della spesa per consumi personali (l’indicatore più monitorato della Fed per misurare l’inflazione) ha rallentato leggermente al 4,6% annuo, alimentando le speranze di una pausa nel ciclo di rialzo dei tassi.
In Italia l’inflazione preliminare di marzo è scesa al 7,7% dal 9,1% del mese precedente, guidata dalla dinamica dei prezzi dell’energia.
I principali appuntamenti di settimana prossima
Nella prossima settimana, che sarà breve per via della chiusura di venerdì per festività, l’attenzione si focalizzerà sui non farm payrolls statunitensi, gli indici Pmi e gli interventi di alcuni esponenti della Bce e della Fed.