Apertura Borse oggi, 31 marzo 2023: Europa parte in lieve rialzo in attesa dei dati sull’inflazione
I principali indici europei aprono in lieve rialzo l’ultima seduta della settimana e del primo trimestre dell’anno, malgrado le turbolenze nel settore bancario e i nuovi rialzi dei tassi, sostenuti in parte dall’aspettativa di una prossima fine dell’inasprimento monetario.
Ieri, seconda seduta consecutiva in rialzo a Wall Street, con il sereno tornato sul settore bancario e la speranza che la Federal Reserve fermi presto l’aumento dei tassi d’interesse. Speranza rinfocolata dalle parole dei vari esponenti della Banca centrale statunitense e dai dati economici pubblicati.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 31 marzo 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in rialzo dello 0,2% trovandosi così a quota 4.290 punti, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova dopo pochi minuti di contrattazione vicino a 27.000 punti con un progresso dello 0,1%.
Acquisti anche sul Dax tedesco in rialzo dello 0,2%, ma anche sull’Ibex 35 spagnolo (+0,4%) e sul Cac 40 francese (+0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari acquisti su Nexi (+1,2%), Mediobanca (+1,2%) e Telecom Italia (+1%).
Al contrario, tra i titoli peggiori troviamo Diasorin (-1,5%), Iveco (-1,2%) e Erg (-0,7%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, i rendimenti sono poco mossi sia negli Usa sia in Europa.
Il Treasury biennale si attesta al 4,12% e il decennale al 3,55%.
Spread Btp-Bund stabile a 184 bp con il decennale italiano al 4,21%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro rimane sopra quota 1,09 e il dollaro/yen si riporta oltre 133.
Tra le materie prime il petrolio (Brent) si mantiene stabilmente al di sopra dei 78 dollari al barile.
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Occhi puntati sull’inflazione eurozona e Pce Usa
Oggi sono in programma i dati sull’inflazione dell’eurozona e il deflatore Pce negli Usa, misura chiave dell’andamento dei prezzi, attentamente monitorata dalla Fed per le sue delibere di politica monetaria.
Intanto, l’inflazione in Francia ha registrato un rallentamento al 5,6% annuo (6,6% il dato armonizzato), il Pil finale del Regno Unito nel quarto trimestre è stato rivisto a +0,1% trimestrale e +0,6% annuo mentre in Cina i Pmi sull’attività manifatturiera e non manifatturiera hanno evidenziato ancora una crescita.