Chiusura Borse oggi, 17 febbraio 2023: preoccupa il livello di inflazione
Seduta all’insegna della debolezza in Europa, con tutti i principali indici del Vecchio Continente che archiviano l’ultima seduta della settimana sotto il livello di parità. Al momento debolezza anche a Wall Street con l’indice S&P 500 che al momento si trova in calo dello 0,97%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 17 febbraio 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,37% a 27.751 punti. L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in calo di quasi lo 0,56% a quota 4.270 punti; mentre l’indice Dax di Francoforte chiude la seduta vicino ai 15.478 punti, con un calo di oltre lo 0,5%. Debolezza anche sull’Ibex 35 di Madrid, ma anche sul Cac 40 francese in calo di oltre lo 0,3%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
A Piazza Affari spicca la performance di Bper Banca (+4,4%), su cui Kbw ha alzato il rating da “market perform” a “outperform” e il target price da 2,59 euro a 3,85 euro. In rialzo anche Telecom Italia (+2,52%), in attesa di un’offerta per la rete alternativa a quella del fondo KKR, da parte di Cdp e Macquarie.
Realizzi su Tenaris (-4,78%) dopo il +8% di ieri, in calo anche Amplifon (-2,7%) ed Eni (-2,81%) che sconta il taglio del giudizio da parte di Barclays da equalweight ad underweight, con target price abbassato da 40 a 35 euro.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riporta a 184 punti base con il rendimento del decennale italiano intorno al 4,3%. Sul Forex, cambio euro/dollaro in calo sotto quota 1,067 e dollaro/yen in rialzo a 134,3.
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Forex
Tra le valute, il cambio l’euro/dollaro scivola a 1,067, mentre fra le materie prime, rallenta il petrolio, con il Brent a 83 dollari al barile, avviandosi a chiudere la settimana in rosso.
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Preoccupa il livello di inflazione
Gli ultimi dati americani hanno evidenziato un’inflazione ancora ostinatamente elevata e solide vendite al dettaglio, che rischiano di alimentare ulteriormente le pressioni sui prezzi.
Alla luce di queste indicazioni, Loretta Mester e James Bullard (entrambi membri non votanti della Fed quest’anno) hanno aperto ad un rialzo dei tassi da 50 punti base a marzo, frenando Wall Street per la seconda seduta consecutiva.
Toni restrittivi anche per quanto riguarda la Bce, dove Francois Villeroy de Galhau ha escluso un taglio dei tassi per quest’anno e Isabel Schnabel ha sottolineato che gli investitori rischiano di sottovalutare la persistenza dell’inflazione e la risposta necessaria per tenerla sotto controllo.
Prossimi appuntamenti macro
Per quanto riguarda la prossima settimana, lunedì Wall Street rimarrà chiusa per festività. In merito alla politica monetaria, verranno pubblicati mercoledì i verbali relativi all’ultima riunione della Fed. Dall’agenda macro si attendono gli indici Pmi preliminari di febbraio, lo Zew e l’Ifo tedeschi e i prezzi al consumo di Germania ed Eurozona.