Crisi gas: Germania riattiva centrali a carbone. Italia rimane cauta
La crisi energetica sembra non arrestarsi con la Russia che allenta i rubinetti del gas a numerosi paesi tra cui anche l’Italia. Ma se per il nostro paese la situazione è ancora in una fase di pre-allerta, la Germania corre ai ripari e prepara un piano di emergenza per il gas articolato in tre fasi, una mossa che potrebbe significare prezzi più alti per l’industria e le famiglie.
Germania riattiva le centrali a carbone
Nel dettaglio la Germania prossima alla fase di allarme, dopo il “preallarme” scattato già dal 30 marzo. La maggiore economia dell’eurozona importa circa il 35% del suo gas dalla Russia, in calo rispetto al 55% prima della guerra, e ne utilizza la maggior parte per il riscaldamento e la produzione, secondo le stime del governo tedesco. Il paese guidato da Olaf Scholz sta cercando di ridurre l’utilizzo di gas dopo che la settimana scorsa la Russia ha tagliato le forniture di circa il 60% attraverso un gasdotto chiave. Il ministro dell’Economia Robert Habeck ha dichiarato che la Russia ha come obiettivo preciso quello di turbare i mercati.
Dalla scorsa settimana, gli acquirenti di gas stanno lottando per sostituire i volumi mancanti dalla Russia e la Germania sta cercando di prepararsi per l’inverno riempiendo gli impianti di stoccaggio all’80% entro il 1° ottobre e al 90% entro il 1° novembre. L’attivazione della seconda fase del piano di emergenza della Germania potrebbe significare una modifica della legge che consentirebbe alle compagnie energetiche di trasferire gli aumenti dei
costi alle famiglie e alle imprese e potrebbe anche significare l’accensione di un maggior numero di impianti a carbone per ridurre al minimo il consumo di gas. Le misure sono ancora in fase di analisi da parte del governo ma la
Germania prevede un’inversione di rotta per il carbone, insieme ad una serie di finanziamenti per il gas per compensare i tagli russi.
In tutto questo scenario, i prezzi del gas naturale in Europa sono balzati del 33% questo mese, raggiungendo i 125 euro per megawattora martedì contro i 30 euro di un anno fa.
La crisi del gas in Italia
E l’Italia? Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha parlato di fase di pre-allerta nel nostro paese con una situazione tutto sommato sotto controllo. Lo stesso Cingolani ha annunciato che il governo potrebbe valutare il via libera nei prossimi giorni a nn maggior utilizzo delle sei centrali a carbone ancora in attività per
produrre elettricità risparmiando così sul consumo di gas. Inoltre, si attende il Consiglio dei ministri che presenterà un emendamento al decreto Aiuti per stanziare altri 3 miliardi contro il caro bollette.