Mps: Commissione europea approva piano ristrutturazione 2017-2021, previste dimissioni di 28,6 mld di sofferenze lorde
La Commissione europea ha approvato il piano di ristrutturazione 2017-2021 di Mps nel contesto del processo di ricapitalizzazione precauzionale della banca. Nel piano sono previste dismissioni di 28,6 miliardi di sofferenze lorde, di cui 26,1 miliardi attraverso una struttura di cartolarizzazione, 2,5 miliardi, costituiti da posizioni unsecured di piccolo importo e leasing, tramite procedure dedicate. “Il prezzo di cessione previsto – riferisce Mps in una nota – è pari a circa 5,5 miliardi di euro, pari al 21% del GBV alla cut-off date del 31 dicembre 2016, a fronte di un valore netto contabile al 31 dicembre 2016 di circa 9,4 miliardi; la differenza tra il prezzo di cessione e il valore netto contabile, pari a circa 3,9 miliardi, verrà contabilizzata nel primo semestre 2017 e il deconsolidamento del portafoglio cartolarizzato è atteso entro giugno 2018”.
Mps spiega che il piano di ristrutturazione punta ad un ritorno della banca ad un “adeguato livello di redditività, con un Roe target superiore al 10% al 2021, e poggia sui seguenti quattro pilastri. Nel dettaglio, la banca senese punta alla piena valorizzazione della clientela retail e small business grazie ad un nuovo modello di business semplificato e altamente digitalizzato; a un rinnovato modello operativo, con un focus continuo sull’efficienza, che porterà ad un target di cost/income ratio inferiore al 51% nel 2021 e ad una riallocazione alle attività commerciali delle risorse impegnate in attività amministrative; a una gestione del rischio di credito radicalmente migliorata, con una nuova struttura organizzativa del Chief Lending Officer (“CLO”), che consentirà di rafforzare i processi di early detection della Banca e migliorare il tasso di cura, e che porterà un costo del rischio inferiore a 60 punti base e un NPE ratio lordo inferiore al 13% nel 2021; e infine a una rafforzata posizione patrimoniale e di liquidità, con target al 2021 che includono un CET1 superiore al 14%, un Loan to Deposit Ratio