Draghi: disoccupazione giovanile mina coesione sociale e fiducia nelle istituzioni
Democrazia e crescita in Europa non possono prescindere dal problema dell’elevato tasso di disoccupazione giovanile. È quanto ha detto Mario Draghi nel corso del suo intervento al Trinity College di Dublino.
“L’ampia percentuale di giovani senza un ruolo preciso nella società (né alla ricerca di lavoro, né in fase di formazione per trovarne uno) mette a rischio la coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni, con un impatto negativo sulle prospettive di crescita nel medio termine”.
“Proteggere le persone, non i posti di lavoro, significa assicurare che queste abbiano, o che possano acquisire, le competenze necessarie per essere impiegate in ambiti più produttivi dell’economia”.
“Sta alle istituzioni europee lavorare favorire l’incremento delle competenze dei lavoratori per prepararli ai cambiamenti strutturali legati alla digitalizzazione e alla globalizzazione”.